Presentazione da parte del dirigente scolastico dott. Ezio Busetto

Premessa:

L’Istituto agrario di Feltre (Belluno) è nato nel 1972, per interessamento di alcuni amministratori locali, come sede coordinata dell’I.P.S.A. di Castelfranco Veneto (Treviso) ed è diventato autonomo nel 1982. La vecchia denominazione di Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura è stata sostituita con “Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente” con Decreto Ministeriale del 3 luglio 1995, denominazione che ben si adatta alla caratterizzazione “ambientale” che continua a contraddistinguere il nostro istituto. Dal 1999 la scuola è intitolata a Don Antonio Della Lucia, sacerdote agordino, ispiratore e promotore della prima latteria turnaria fondata in Italia alla fine del XIX° secolo. Dall’AS 2010-11, in seguito all’introduzione del corso tecnico, la scuola è diventata un Istituto di Istruzione Superiore I.I.S. la denominazione ufficiale attuale è IIS Antonio Della Lucia di Feltre. L’indirizzo dell’Istituto e l’offerta didattica che complessivamente viene fornita agli allievi, hanno fatto conoscere la scuola anche al di fuori della provincia di Belluno e attualmente un numero considerevole di allievi proviene da altre province, in particolare Trento, Vicenza, Treviso, Venezia e Pordenone. Negli anni, gli allievi con diploma e con qualifica usciti da questo Istituto, hanno trovato uno sbocco professionale in attività collegate all’agricoltura a livello di imprenditori, tecnici ed operatori, nel settore dei servizi collegati all’agricoltura (ad esempio: commercio prodotti agricoli e per l’agricoltura), negli enti pubblici nazionali, regionali e locali collegati al primario ed al settore foreste (vedi capitolo accordi di partnership), nonché come insegnanti, e  assistenti tecnici presso la scuola che hanno frequentato come studenti.

Mission e Vision dell’Istituto Antonio Della Lucia

Il manifesto della qualità, approvato il 13 giugno 2003 ancor oggi ben descrive la mission dell’istituto:

A) Formare la persona favorendone la crescita, la valorizzazione e la sua autonomia decisionale  

B) Formare tecnici ed imprenditori per il primario allargato e per l’ambiente con corsi di diverso livello (qualifica, diploma e post-diploma) 

C) Elaborare ricerche, studi, sperimentazioni e progetti sia a livello didattico che professionale 

D) Fornire servizi e consulenze per il settore agroforestale e ambientale.

e definisce le priorità su cui si impernia la politica della qualità:

  1. Attenzione ai diversi “clienti” dell’istituzione: allo studente ed alle famiglie; ai clienti “interni” ovvero agli operatori della scuola; al sistema socioeconomico ed a tutte le parti interessate. 
  2. Valorizzazione delle risorse umane che costituiscono l’essenza dell’istituzione scolastica e ne garantiscono i risultati. 
  3. Perseguimento del miglioramento continuo nei seguenti ambiti: nel monitoraggio e nella valutazione continua basata su dati reali; nell’innovazione pedagogico – didattica;    nell’innovazione tecnologica; nei processi di alternanza scuola-lavoro; nell’apertura culturale verso l’altro sia vicino che lontano; nei collegamenti strategici e funzionali col sistema socioeconomico di riferimento (agricoltura e foreste); nei collegamenti strategici e funzionali col territorio di riferimento (locale, alpino e montano in generale); nell’ambiente di lavoro stimolante; nell’aggiornamento e formazione del personale; nell’efficienza ed efficacia del servizio agli studenti ed alle famiglie. L’attenzione alla formazione della persona porta a privilegiare le scelte didattiche e organizzative tendenti alla diversificazione dell’offerta formativa per livello e durata e a una individualizzazione dei processi di insegnamento che cerca di valorizzare talenti ed attitudini dei singoli studenti. Da qui un’attenzione particolare per le eccellenze da una parte e per gli allievi con bisogni speciali dall’altra (ad esempio allievi con certificazione legge 104 o allievi con Disturbi Specifici di Apprendimento). È questo il motivo per cui il progetto formativo dell’istituto ha cercato di proporre una ricca ed articolata gamma di proposte formative, per dare risposte diversificate ai bisogni specifici ed alle attitudini degli studenti ed alle richieste del territorio, delle aziende e degli enti pubblici che costituiscono il naturale approdo lavorativo per i nostri studenti. Nel prossimo futuro è auspicabile coinvolgere anche i produttori agricoli nelle attività formative dell’istituto realizzando così il progetto “Campus”. Il rapporto con il territorio, con gli enti e le strutture economiche e sociali che in esso operano, è un’altra caratteristica peculiare dell’Istituto. Innumerevoli sono le collaborazioni, le convenzioni, le semplici azioni didattiche che concretizzano questa attenzione. Fin dalla nascita dell’istituto le attività di stage in azienda (anche inizialmente con convivenza e pernottamento nella famiglia dell’azienda agricola ospitante) hanno contraddistinto il curricolo formativo proposto dall’istituto. Negli anni l’istituto ha continuato a privilegiare questa strategia didattica partecipando spesso come capofila a diversi progetti di interesse provinciale e regionale. Attualmente le aziende private e gli enti pubblici operanti nel settore agrario, forestale e ambientale che ospitano i nostri allievi sono oltre 200. Ancor più oggi, l’Alternanza scuola lavoro, (PCTO) indicata come modalità didattica caratterizzante per tutti i percorsi formativi in cui si articola la riforma della scuola secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici, istituti professionale, percorsi di istruzione-formazione), costituisce un aspetto fondante dell’offerta curricolare per tutti i percorsi formativi dell’istituto. Nel rapporto con il territorio vi è una particolare attenzione alle tematiche ambientali. L’Istituto, è infatti ubicato in territorio montano, è inserito in un ambiente che è un “laboratorio naturale” oggetto di studio ed analisi da parte degli allievi (vedi la contiguità territoriale con diverse aree ad alta valenza ambientale e per questo anche particolarmente salvaguardate: Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, Parco Naturale delle Dolomiti Ampezzane, Parco Naturale di Paneveggio-Pale di S. Martino; Massiccio del Monte Grappa; Altopiano del Cansiglio). Per questo motivo, negli anni trascorsi sono stati progettati e realizzati percorsi formativi centrati su queste tematiche (es. Corso terza area Tecnico di Controllo, Conservazione e Valorizzazione del territorio). Inoltre, quando è stato possibile, per ristrutturare convitto, scuola e azienda agraria sono state privilegiate soluzioni architettoniche e strutturali (es. tetti solarizzati, recupero acque piovane, ecc.), in accordo con la Provincia di Belluno che perseguono la salvaguardia dell’ambiente. Il rapporto strutturale con il territorio è la premessa per garantire l’applicazione del metodo induttivo (dal concreto all’astratto) a gran parte delle attività didattiche che si svolgono nell’istituto. E’ importante far conoscere agli allievi, mediante osservazione diretta, analisi e studio, il territorio montano e le sue problematiche per procedere successivamente alle elaborazioni teoriche specifiche previste nei diversi contesti disciplinari. L’acquisto ed utilizzo di 2 autobus (o meglio 2 laboratori mobili sul territorio) è conseguente a tale approccio e rende possibile svolgere molte attività all’esterno dell’istituto. L’Azienda Agraria ed i laboratori sono luoghi del fare, in cui sviluppare la didattica laboratoriale. L’attenzione al miglioramento continuo ha spinto l’intera comunità ad intraprendere un percorso strutturato volto a promuovere la cultura della qualità. Nel luglio del 2004 la scuola ha ottenuto la Certificazione ISO 9001:2000 dall’Ente certificatore SGS, che non è stata rinnovata solo per mancanza di specifici fondi. La scuola è accreditata dalla Regione Veneto per le attività di formazione superiore e per le attività di orientamento. Infine la scuola anche partecipando a premi e concorsi ha sperimentato ed adottato almeno in parte modelli organizzativi e didattici che hanno come riferimento teorico la qualità totale (modelli EFQM e CAF) e che possono essere adottati sia in una logica valutativa che eterovalutativa. L’Istituto partecipando sia alla prima che alla terza Edizione del Premio Qualità Scuole del Veneto (modello EFQM), è risultato fra i vincitori in ambedue le edizioni per la provincia di Belluno. Accanto a questo percorso “istituzionale” l’istituto continua a far propri due principi che caratterizzano i modelli della qualità totale: miglioramento continuo con particolare attenzione ai processi di innovazione didattica e organizzativa e attenzione al “cliente” ed a tutti i portatori di interesse. In questa prospettiva si sta studiando l’ipotesi di introdurre il bilancio sociale per far conoscere risultati raggiunti e risorse impiegate a studenti, famiglie e portatori di interesse.

Partnership, Progetti speciali, Riconoscimenti e premi 

Il sintetico elenco di partner, progetti, riconoscimenti e premi conseguiti negli ultimi 20 anni dimostra l’ampiezza delle attività che hanno caratterizzato la storia del nostro istituto; si rinvia a qualche testimonianza personale contenuta in questo volume per qualche specifico approfondimento. Questo elenco, anche se lungo, è certamente incompleto; ci scusiamo fin d’ora con partner, docenti impegnati in progetti e vincitori di premi e riconoscimenti che non sono stati citati. 

Elenco delle partnership: 

Le reti:

ReteQualitàMiglioramento, costituita da oltre 20 scuole della Provincia di Belluno;

  • Rete nazionale scuole forestali (istituto capofila);
  • Rete Veneta istituti tecnici e professionali per l’agricoltura – oggi Triveneta;
  • Rete ScuolaSicura (RESAS), assieme a tutte le scuole bellunesi;
  • Rete distrettuale di Feltre per l’Orientamento (istituto capofila per molti anni);
  • Centro territoriale per l’integrazione di Feltre (da sempre istituto capofila).
  • Rete europea istituti agrari;
  • Rete europea insegnanti professionali.
  • Progetto ricerca-azione “Alternanza scuola-lavoro” relativo all’area del feltrino (istituto capofila).

Regione Veneto: coprogettazione percorsi terza area con enti di formazione professionale (1990 – progetto INTESA; 2003 revisione progettazione percorsi terza area come istituto capofila per il settore agrario). Progetti Interreg III A. Realizzazione di due corsi sull’agriturismo rivolto ad imprenditori agrituristici e finanziato con i fondi del Piano di Sviluppo rurale della Regione Veneto. Misura 214 H; (tutela della biodiversità agraria) in rete con altri istituti agrari del Veneto per le seguenti produzioni: pecora di Lamon, razze avicole tradizionali, mais sponcio, fagiolo gialet, bianchetta trevigiana). 

Veneto Agricoltura (Ente della Regione Veneto): dal progetto COVA (Conservazione razze avicole tradizionali) alla realizzazione della misura 214 H Corso ex terza area per il settore forestale.

Provincia di Belluno: la scuola è in stretto legame non solo per le questioni legate alla gestione dell’edilizia scolastica, ma anche per la realizzazione di progetti diversi legati alla valorizzazione delle produzioni: RegioMarket per l’implementazione della Strada dei formaggi, progetti INTERREG sui Sapori alpini e per la valorizzazione delle produzioni tipiche.

Le comunità montane della Provincia di Belluno per progetti vari studi e ricerche, museo di Serravella, molti Comuni della Provincia di Belluno, (attualmente in corso una convenzione

con il Comune di Pedavena per la manutenzione di aree verdi pubbliche). 

Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi: progetti e convenzioni per la valorizzazione delle bellezze naturalistiche e della biodiversità, nonché nella gestione del territorio. Parco di Paneveggio, Parco regionale Dolomiti d’Ampezzo.

Università di Padova – Facoltà di Scienze Agrarie: realizzazione di un corso IFTS per Tecnico di certificazione filiere agroalimentari di montagna (primo corso IFTS agroalimentare nel Veneto, insieme con Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e tutte le associazioni di categoria degli agricoltori); richiesta della istituzione di una nuova facoltà a Feltre (Agricoltura di montagna). Convenzione finanziata da Fondazione in seguito a Bando per orientamento studenti agrario verso la Facoltà di Agraria dell’Università di Padova; GAL Prealpi bellunesi (la scuola è socio istituzionale di questo GAL) e GAL Alto Bellunese. Unità locale socio sanitaria: progetti e collaborazioni nella attività di assistenza ai diversamente abili, prevenzione uso ed abuso sostanze.

Settore veterinario ULSS 1 e 2 – e veterinari libero professionisti, istituto zooprofilattico di Belluno, Corpo Forestale dello Stato, Servizi Forestali Regionali, Centri meteorologici di Teolo ed Arabba, Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria “N. Strampelli” di Lonigo (VI). 

Consorzi per la valorizzazione dei prodotti locali: noce feltrino, castagno da frutto, mais sponcio, fagiolo gialet, mela prussiana, zucca bellunese, fagiolo di Lamon, per collaborazioni varie.

Cooperativa Lattebusche (convenzioni e interventi di operatori di Lattebusche presso la scuola) – Cooperativa Valcarne. 

Le associazioni di categoria degli agricoltori (Confagricoltura, CIA, Coldiretti): gestione in comune dell’Area Professionalizzante, chiamata “terza area” e svolta nelle classi 4a e 5a co-progettazione, realizzazione partecipazione a seminari e convegni. Corso casari, rivolto ai piccoli imprenditori agricoli.

Associazione Provinciale Allevatori, Collegio agrotecnici della Provincia di Belluno: ospitiamo la sede, collaboriamo in attività formative.

Coltivare condividendo, Dolomiti Bio, Apidolomiti, Associazione Monte Grappa, Associazioni familiari per l’integrazione della disabilità.

LEGTA di Neuvic (Francia) “Scambio culturale con Francia”, è dal 1994 che l’Istituto sviluppa collaborazioni e progetti di scambio con la scuola francese, coinvolgendo gli allievi della classe 4a post qualifica “Agrotecnico”.

Scuole della Carinzia (Austria), partnership in atto dal 1999 per la realizzazione di attività comuni che vanno da Progetto Comenius, a stage zootecnici ed al Progetto “Interreg”.

Enti di formazione (ENAIP, Centro Maestranze Edili, Centro consorzi), BIM (Bacino Imbrifero Montano). Progetti prestigiosi e occasione di visibilità nel territorio Sperimentazione Nazionale Progetto 2002 (rete veneta istituti professionali). Scuola monitorata per la sperimentazione dell’autonomia: percorso di monitoraggio che si è concluso con un rapporto di valutazione agli atti dell’istituto – il DIAMANTE.

Contributo alla progettazione e realizzazione di un progetto Vademecum stage: docenti e allievi sia cartaceo che informatico, realizzato dalla Direzione Regionale del Veneto distribuito a tutte le scuole superiori del Veneto.

Progetto CIPE Nazionale “Cooperative learning and working”, in collaborazione con Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e Unione Agricoltori di Belluno, in rete con l’ITI Negrelli di Feltre e il Fermi di Pieve di Cadore (stage guidato con ricadute territoriali). Progetto ricerca-azione sull’obbligo formativo con ITI Negrelli, Forcellini, ENAIP, IRIPA Belluno, Centro Maestranze Edili di Mel finalizzato a sperimentare la possibilità di utilizzare lo stage come momento di rimotivazione e recupero per gli allievi che vorrebbero ritirarsi dal percorso scolastico e per la certificazione delle competenze.

Progetto scuole forestali d’Italia: costituzione di una rete di scuole degli istituti professionali ad indirizzo forestale d’Italia; con protocollo d’intesa fra le scuole stesse. Cordata per l’introduzione dell’Università di agricoltura di montagna a Feltre (documento inviato ufficialmente alla Fondazione per l’Alta cultura e l’Università della provincia di Belluno).

La biodiversità coltivata in collaborazione con Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi con relativa produzione di Video di RAI Educational.

Progetto Comuninscuola in convenzione con la Comunità Montana feltrina e numerose amministrazioni comunali tendente a realizzare all’interno degli attuali curricoli moduli didattici finalizzati a favorire l’accesso alla pubblica amministrazione nei ruoli tecnici agli allievi dell’istituto. Rete internazionale degli istituti agrari, rete internazionale degli insegnanti degli istituti agrari. Seminario “Parchi e agricoltura: una montagna di opportunità”. Progetto LEADER “Valorizzazione delle produzioni minori”. Corso per maestri di stage con seminario provinciale conclusivo. Scambi internazionali (ventennali con la Francia: data storica della prima iniziativa in regione gemellata con il Veneto). Stage a Nancy presso l’Office National Des Forêts (ONF). Stage Leonardo II, Progetto “Mobilità”.Progetto Europeo di “Transfert di pratiche pedagogiche nell’educazione all’ambiente in ambito rurale” (Florac). Progetto R.E.I.F.E.A (Florac). Stage – Scambio con la Carinzia. Progetto Comenius (Scuola di Liztlhof – Austria). Progetti di cooperazione internazionale. Progetto Brasile non solo calcio. Progetto Obiettivi del Millennio con Camerun e Burkina Faso, attualmente in corso. Progetto INTERREG Sapori alpini (in corso). Progetti integrazione disabilità. Progetto Impari e Dispari per allievi con DSA. Progetto Uno sguardo oltre la scuola (alternanza scuola lavoro per allievi con disabilità).

Progetto ERASMUS FOREST4LIFE dal 2013 è nato un consorzio tra le principali e storiche scuole forestali d’Italia e si propone tutti gli anni la mobilità europea di decine di alunni delle classi quarte, siamo arrivati quest’anno al decennale del progetto Erasmus. 

Alla fine di questo lungo ed impegnativo elenco ci scusiamo con coloro che a vario titolo hanno realizzato progetti che non sono stati citati.

Riconoscimenti e premi ricevuti dagli Studenti

1) Due volte i nostri studenti hanno vinto il premio nazionale miglior allievo con la qualifica di operatore agro-ambientale; nel 2007 una nostra allieva è arrivata seconda, nel 2009 terzo classificato.

2) Per 2 volte un nostro allievo ha vinto il Premio QWERTY per la miglior tesina multimediale a livello triveneto.

Premi vari (es. Premio Video “Il taglio del bosco”; Premi: La valutazione morfologica dei bovini; per gare botaniche, Premio pace promosso dalla Regione Veneto; Visita al Parlamento italiano di una classe; Premio come miglior giornalino scolastico; premio per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Premio per la promozione della Cultura Veneta.

Dalla scuola 

Premi per Agenda 21 ed Educazione ambientale; Premio Qualità Scuole del Veneto, edizione 2003: 1° classificata in provincia di Belluno; Premio Qualità Scuole del Veneto, edizione 2005: 1° classificata in provincia di Belluno; Selezione fra i progetti di rilevanza nazionale (Gold) del Progetto Uno sguardo oltre la scuola. Premio Award 2006 Per la qualità e la quantità nell’insegnamento delle lingue. Riconoscimento per Costituzione Impresa Formativa Simulata IFS.

L’offerta formativa

  1. a) Dalla nascita ai primi anni ’90: l’insediamento e la crescita

Dalla nascita ai primi anni novanta, il curricolo formativo prevedeva un biennio, caratterizzato dallo svolgimento di molta attività pratica e gestito da due insegnanti prevalenti di area agrario forestale che si concludeva con la qualifica di “Esperto forestale apicoltore”; successivamente il percorso è stato completato con la possibilità di acquisire il diploma di Agrotecnico dopo aver frequentato e superato il triennio successivo (percorso quinquennale). Questo volume presenta molte esperienze dei protagonisti di quegli anni.

  1. b) Dal 1990 al 2012 La stagione dei progetti Progetto ’92 e Progetto 2002

Il settore dell’istruzione professionale è stato il primo settore della scuola secondaria di secondo grado interessato da una riforma, introdotta per via amministrativa, ma che ha radicalmente modificato il curriculum formativo. Tale riforma ha preso il nome di “Progetto ’92”. L’avvio del progetto prevedeva un’adesione volontaria dei singoli istituti e l’IPSA di Feltre è stato fra i primi a livello regionale e nazionale a sperimentare questa innovazione.

Il progetto ’92 era articolato in un triennio che portava alla qualifica (Operatore agroambientale) ed un biennio post-qualifica caratterizzato da un’area professionalizzante (vedi progetto Intesa). L’area professionalizzante si svolgeva nelle classi quarte e quinte ed aveva una durata complessiva di 600 ore per biennio, delle quali 240 per stage. Tale riforma ha avuto una particolare valenza nella Regione Veneto tramite l’attuazione del Progetto INTESA ( coprogettazione dei corsi di terza area fra scuola, enti di formazione, sistema produttivo di riferimento). L’istituto è stato in prima fila nel produrre i progetti formativi del settore agrario, ed il relativo supporto metodologico per la valutazione. Anche nella fase di revisione dei progetti formativi il nostro istituto ha svolto un ruolo di coordinamento e promozione a livello regionale. Dopo la revisione i titoli relativi ai corsi terza area rilasciati fino all’AS 2009-’10 sono stati:

  • Tecnico delle produzioni animali
  • Tecnico forestale-ambientale
  • Tecnico di progettazione realizzazione e gestione di parchi e giardini

Nell’anno scolastico 1997-’98, il Ministero della Pubblica Istruzione, in previsione della riforma complessiva dell’istruzione secondaria superiore individuava alcuni istituti considerati all’avanguardia per gli aspetti metodologico – didattici in cui sperimentare la riforma che è stata denominata, per gli istituti professionali, “Progetto 2002”. Il nostro istituto è stato inserito in questa ristretta rosa di scuole (10 istituti professionali agrari in tutta Italia, 10 istituti professionali in tutto il Veneto). Questa sperimentazione assistita ha consentito di introdurre numerose innovazioni didattiche (didattica laboratoriale di nuove discipline come Tecnologie dell’informazione e della comunicazione riduzione del tempo scuola, ecc.) che ha consentito di anticipare la riforma. Il progetto 2002 è rimasto in vigore nella nostra scuola fino all’avvio della riforma della scuola secondaria superiore.

 c) Dal 2010 ad oggi – La contestualizzazione della riforma della scuola secondaria italiana e le prospettive future

Si è concluso l’iter legislativo collegato alla riforma della scuola secondaria superiore in Italia: D.P.R 15 marzo 2010, n. 88 – Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto- legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (10G0110) (GU n. 137 del 15-6-2010 – Suppl. Ordinario n.128) D.P.R.15 marzo 2010, n. 87 – Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (10G0109) (GU n. 137 del 15-6-2010 – Suppl. Ordinario n.128).

L’istituto ha subito cercato di cogliere le opportunità di questa riforma:

-ha completato l’iter procedurale per l’avvio di un percorso di istruzione tecnica in coincidenza con il primo anno di riforma (AS 2010-11);

-ha introdotto nell’ambito dei percorsi di istruzione e formazione, in collaborazione con la Regione Veneto nell’A.S. 2011-2012, un corso triennale per la qualifica professionale di Operatore agricolo ad indirizzo Silvicoltura e salvaguardia dell’ambiente;

-ha collaborato fattivamente alla stesura dell’opzione forestale che è stata approvata recentemente;

-ha iniziato le procedure per costituire il Comitato tecnico scientifico dell’Istituto

-ha potenziato e sviluppato la metodologia dell’Alternanza Scuola e Lavoro all’interno di tutti i curricoli proposti dall’istituto;

-ha sperimentato, anche in rete (rete agrari, rete provinciale) la didattica delle competenze soprattutto facendo riferimento al modello diffuso nella Regione Veneto (rubriche di competenze);

-ha sperimentato curvature dei percorsi formativi utilizzando i margini di autonomia (limitati) connessi con l’attuale cornice legislativa introducendo alcune specializzazioni legate alle esigenze specifiche del nostro territorio (specializzazione zootecnica e forestale all’interno del percorso di istruzione tecnica, specializzazione Parchi e giardini all’interno dell’opzione “Gestione risorse forestali e montane”).

Articolazione attuale dell’offerta formativa

Attualmente quindi l’istituto offre diversificati percorsi formativi all’interno di 3 grandi ambiti:

Istruzione tecnica: Settore tecnologico Indirizzo Agraria Agroalimentare Agroindustria – Articolazione produzioni e trasformazioni (percorso quinquennale) con la possibilità di optare fra le seguenti specializzazioni: specializzazione zootecnica o specializzazione forestale.

Istruzione professionale: Settore servizi Indirizzo Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale con 2 opzioni: Opzione Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio, Opzione Gestione risorse forestali e montane con relative linee guida. All’interno di quest’ultima opzione è prevista una specializzazione in parchi e giardini.

Istruzione e formazione professionale: Operatore agricolo ad indirizzo silvicoltura e salvaguardia dell’ambiente.